Eventi Traumatici

Eventi Traumatici

A volte, nella vita è possibile trovarsi ad affrontare eventi traumatici negativi che possono lasciare il segno a livello emotivo, influenzando il nostro modo di interagire con l’ambiente che ci circonda e con le persone care. Tali eventi possono rappresentare per l’individuo veri e propri traumi. 

In particolare, in base all’entità e alla durata dell’evento è possibile distinguere traumi con la ‘t’ minuscola – come ad esempio  crescere in una famiglia di origine trascurante e/o abusante, maltrattamento e trascuratezza, subire atti di bullismo o mobbing, avere una malattia cronica, molestie, violenza da parte del partner, disoccupazione e traumi con la ‘T’ maiuscola come ad esempio un lutto improvviso, una malattia grave, incidente, licenziamento, violenza sessuale, o una catastrofe naturale.

In entrambi i casi, il ricordo dell’evento può attivare emozioni e sentimenti spiacevoli anche successivamente, impedendo alla persona di vivere in modo sereno la propria quotidianità, con un effetto negativo sulle relazioni interpersonali. Ad esempio, in alcune situazioni o con certe persone, non si riesce  a comportarsi come si vorrebbe o si desidera, perché emergono emozioni intense e bloccanti. 

Può anche capitare che un certo ricordo legato all’evento traumatico ritorni alla mente in continuazione, interferendo con qualsiasi attività; oppure che non si riesca a relazionarsi con determinate persone e situazioni che ricordano il trauma.

Come affrontare il trauma

Una delle tecniche più utilizzate per l’elaborazione del trauma e validata a livello internazionale è la terapia EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari). 

Nei trent’anni successivi alla sua scoperta, ad opera della ricercatrice americana Francine Shapiro, l’EMDR ha ricevuto numerose evidenze scientifiche sulla sua validità ed è stato riconosciuto come trattamento efficace per la cura degli esiti degli eventi traumatici  e dei disturbi ad esso correlati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (2013). Tale metodo evidence based  era già stato approvato dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2004), dalla International Society for Traumatic Stress Studies (2010) e dal Ministero della Salute (2003).

L’EMDR è un approccio terapeutico che si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica e sull’utilizzo dei movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per trattare disturbi legati a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.

Attraverso le sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico subiscono una desensibilizzazione, ovvero perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento può avvenire anche in molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento. L’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. L’elaborazione dell’esperienza traumatica che avviene con l’EMDR permette alla persona, attraverso la desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva, di cambiare prospettiva, modificando le valutazioni cognitive su di sé, incorporando emozioni adeguate alla situazione, e di mitigare o eliminare le reazioni fisiche.

Questo permette, in ultima istanza, di adottare comportamenti più adattivi. Dal punto di vista clinico, dopo un trattamento con EMDR la persona non presenta più la sintomatologia tipica del disturbo post-traumatico da stress, come ad esempio pensieri e ricordi intrusivi,  comportamenti di evitamento e l’iperarousal neurovegetativo nei confronti di stimoli legati all’evento, percepiti come pericolo. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che la persona diviene in grado di  discriminare meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall’ansia derivata da eventi traumatici

L’esperienza traumatica viene percepita come qualcosa che fa parte del passato e può essere vissuta in modo più distaccato. In genere, le persone che hanno effettuato un trattamento EMDR, riferiscono che, ripensando all’evento, lo vedono come un “ricordo lontano”, non più disturbante o pregnante dal punto di vista emotivo.

L’esperienza può essere utilizzata in modo costruttivo dall’individuo e viene integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo. Cioè la persona realizza le connessioni di associazioni appropriate, quello che è utile è appreso ed immagazzinato con l’emozione corrispondente ed è disponibile per l’uso futuro. La ricerca riguardante l’EMDR è una delle prime in cui sono stati evidenziati i cambiamenti neurobiologici che si verificano durante ogni seduta di psicoterapia, rendendo l’EMDR il primo trattamento psicoterapeutico con un’efficacia neurobiologica provata. 

Le scoperte in questo campo confermano l’associazione tra i risultati clinici di questa terapia e alcuni cambiamenti a livello delle strutture e del funzionamento cerebrale. Per questo motivo, la metodica EMDR può essere applicata esclusivamente da uno psicoterapeuta esperto.